mercoledì 19 dicembre 2012

BARLETTA, CITTÀ' DELLE RISORSE CONGENITE

E' chiaro a tutti che Barletta è sempre stata una città amata da tutti, vicini e lontani. E' la classica città che attira i molti investitori a mettere su attività varie, e questo ci fa riflettere su come la città della Disfida è sempre stata accogliente per tutti... andriesi, baresi, tranesi, coratini, foggiani, pratesi, ecc.

Voglio fare degli appunti per coloro che scrivono sulla nostra città, barlettani e non. Mai nessuno si è proposto di promuovere l'ospitalità ai molti visitatori che da sempre hanno avuto l'amore verso la città della Disfida.

Ho personalmente ultimamente accompagnato un gruppo di circa 60 persone provenienti da Salerno a Canne della Battaglia; oltre al fatto che vogliono vedere dove 2228 anni fa è avvenuta la più cruenta battaglia di tutti i tempi e la cittadella di Canne (oltre che il bellissimo antiquarium), con molto stupore, alcuni dei visitatori hanno criticato fortemente il comune di Barletta per la gestione davvero carente e la qualità del servizio offerto al visitatore. Molti turisti che arrivano a Canne della Battaglia vogliono vedere e toccare i luoghi dove Annibale ha distrutto l'esercito romano. Sulla cittadella domina uno squallore dove sembra di visitare un cumulo di pietre senza storia. Mi rivolgo a chi predica solo dicendo e facendo soltanto puttanate, organizzando incontri inconcludenti solo per fare vetrina, e a chi ha scritto e pubblicato libri sulla battaglia di Canne facendo soldi, e che comunque in un certo qual modo promuove chiacchiere, perché al momento giusto il visitatore arrivato sui luoghi, trova tutt'altro rispetto a ciò che è scritto sui libri e rimane deluso.

Io personalmente come al solito, poiché piace costruire e non distruggere, preso dalla mia deformazione professionale, ogni qualvolta si presentano questi discorsi dispregiativi per luoghi che non esistono in nessuna altra parte del mondo, consiglierei a chi scrive libri su Barletta e sulla sua gloriosa storia (quindi anche su Canne della Battaglia) di investire con sponsors e amatori della storia, di migliorare il sito di Canne facendo dei piccoli interventi, per esempio recarsi sul luogo della battaglia che si trova nei pressi di San Ferdinando dove ci sono dei sarcofagi di epoca romana risalenti proprio alla battaglia del 216 a.C. di Canne, creando un piccolo museo all'interno del quale esporre questi ritrovati importantissimi ed altro, che non sto ora ad elencare. C'e' poi il sito sempre nei pressi di San Ferdinando dove è stata riconosciuta la tomba di Paolo Emilio.

Mentre, sulla cittadella di Canne, e precisamente nella Cattedrale, dove è stato sacerdote, vescovo, santo e partono di Barletta, San Ruggiero, si potrebbe realizzare una piccola cappella con il quadro del Santo, amante ai forestieri. Non sarebbe il caso di promuovere questa nostra iniziativa, così come fanno nelle grandi città? A Colonia nel Duomo in Germania c'è il sarcofago dei Re Magi (e chi lo dice che sia vero?). GV.





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